Anche quest’anno il Ministero dell’Istruzione e del Merito, in occasione del 27 gennaio, Giornata Internazionale della Commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto, ha invitato le istituzioni scolastiche a promuovere iniziative di studio, formazione e sensibilizzazione che coinvolgessero l’intera comunità scolastica, stimolando il confronto tra e con le nuove generazioni, affinché il ricordo delle vittime dell’Olocausto diventi esempio di vita e di lotta alla discriminazione culturale, religiosa, etnica, o razziale.
Per tutta la settimana gli studenti dell’IC Calcedonia, dalla scuola dell’infanzia alla scuola media, guidati dagli insegnanti, hanno partecipato alla celebrazione della Giornata della Memoria realizzando lavori per ricordare la fine di uno dei periodi più tragici e bui della storia dell’umanità. I bambini della scuola dell’Infanzia Guglielmini hanno realizzato dei disegni per celebrare la libertà. Le classi Terze della Scuola Primaria hanno svolto un progetto didattico che ha riguardato la narrazione della vicenda del Gelataio Tirelli, giusto tra i giusti, attraverso il kamishibai, il teatrino giapponese di immagini. Una storia di un raro altruismo che ci insegna che i Giusti sono persone comuni che, in circostanze di difficoltà, scelgono di non voltare le spalle al prossimo e di agire scegliendo il bene. Anche i piccoli alunni della Classe Prima sez. C della Scuola Primaria sono stati coinvolti, ed hanno assistito alla lettura animata della Storia del Gelataio ad opera dei loro compagni di terza. Il percorso realizzato dalle classi quarte della Scuola Primaria, è stato invece incentrato sulla storia di “Otto l’orsacchiotto“, il libro di Tomi Ungerer, che racconta la storia di due bambini attraverso i campi di concentramento e la guerra.
Gli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado hanno ricordato le vittime dell’Olocausto con una rassegna di disegni ispirati da letture antologiche svolte in classe e dalla visione di film sul racconto della persecuzione del popolo ebraico. Un’occasione formativa importante che ha aiutato i nostri ragazzi a comprendere l’importanza di mantenere viva la memoria di quanti subirono ingiustamente la deportazione e la prigionia, perdendo la libertà e la dignità.
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